venerdì, novembre 23

Mi hanno insegnato: " l'amore vince sempre"



Le esperienze della vita si scontrano contro il senso di tutti gli insegnamenti che mi hanno guidato da piccola.  Ciò che custodisco dentro di me e che consiste nel mio essere, sembra un paradosso rispetto a quella che è invece la vita adesso, alla mia età, in questa società così triste e deludente.

Tutto ciò che è attorno a me, è esattamente il contrario di quello che mi mostravano da bambina. Rimbombavano allora i concetti di amore, di pace, di  bene, di fratellanza, di rispetto, di altruismo. Le canzoni che cantavamo a scuola, le recite che portavamo in scena, riportavano gli stessi concetti e tutto era così affascinante…ti riempiva il cuore…

Era quello che immaginavi e volevi…

il mondo visto con gli occhi di un bambino….

Un mio carissimo professore delle scuole medie continuava a ripetermi: 
“ Non conosci ancora la realtà”
Allora non capivo e mai immaginavo l'impatto devastante che avrebbe avuto su di me adesso che ho così tanta consapevolezza. 
Mi guardo attorno, osservando gli altri, e le situazioni in cui mi ritrovo e mi accorgo ogni volta di non riconoscere più quella bellezza.

..l’ingenuità

L’enorme carico di esperienze ci induriscono…
le rughe che scalfiscono il nostro viso, scalfiscono anche il nostro cuore e l'anima..

...la bellezza sfiorisce anche dentro di noi...

Un giorno in metropolitana osservavo i volti stanchi delle persone, una donna piangeva disperata e pensai che quella felicità che a volte abbiamo il privilegio di vivere, non è altro che il ricordo di quella spensieratezza che abbiamo avuto da piccoli. Col trascorrere del tempo il peso ci tira giù trascinando in basso anche i nostri pensieri e man mano che i giorni e gli anni passano diventa insostenibile.

Io ho la triste consapevolezza di essere come ero da bambina e di sapere anche che il mio modo di fare non è vincente. Cambiamo per difenderci, indossiamo una maschera per poter andare avanti, accettando i compromessi che la vita si ostina a metterci di fronte pur di non soffrire ancora degli stessi dolori.
Io puntualmente mi accorgo di non essermi ancora abituata alle esperienze a cui devo far fronte e mi ritrovo ogni volta da capo. Continuo  a credere nell'amore, nell'amore universale, in quel sentimento ingenuo che alla mia età forse non esiste più.  

Siamo o tendenzialmente cattivi o tendenzialmente buoni, avendo dentro di noi, sia il male che il bene. Ho sempre creduto che nella sofferenza possa uscir fuori la nostra vera indole. Ed io dal canto mio, vorrei poter fare solo del bene, almeno ci provo, ma sono io stessa vittima di pensieri cattivi ed allora mi sento viva, mi sento umana. 

Nonostante tutto continuo a lottare per quel senso di giustizia che mi appartiene e il male che vedo e subisco mi fa arrabbiare terribilmente, dei comportamenti sterili non si possono perdonare! Le cattiverie gratuite non si possono ricevere senza provare almeno a far capire a chi le sta compiendo che sta sbagliando. Non riesco a voltarmi dall'altro lato, non riesco a far finta di niente e non sopporto chi non prende posizione, non stimo chi non porge la sua mano in una carezza ed una parola di pace pur compromettendo se stesso ed i suoi interessi ( così come faccio io ).

Questo mondo ci tradisce e ci deruba di noi e della nostra anima giovane, la voce di noi ogni giorno diventa sempre più flebile, ci adeguiamo maledettamente...

…la voce di me rimane alta, non accetto il compromesso…

Mi hanno insegnato:
"l’amore vince sempre"

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