domenica, luglio 14

Paola Dama, biologa della “corretta informazione”

paola_damaOHIO- Proseguono le interviste di LadyO a “donne eccezionali”. Questa volta, la redazione ha incontrato Paola Dama, napoletana, biologa, “cervello in fuga” all’università di Columbus, che si racconta nella sua esperienza all’estero come ricercatrice, tra difficoltà, disinformazione e tanta tenacia. Ogni giorno, incontra il “cancro” di faccia e lo combatte con la corretta divulgazione scientifica.
Paola non è solo tutta ricerca, tra i vari interessi, coltiva la scrittura ed il teatro, è stata protagonista nella sit-com di Tribbu su Rai 2 con Alessandro Siani e Serena Garitta. Ama lo sport e il nuoto. Dal 2004 al 2008 fa parte della squadra Master Alba Oriens. Porta a casa 4 medaglie, 2 Argento e 2 Bronzo. Impegnata come animalista contro il randagismo, da sempre si batte per i diritti e la dignità delle donne e non solo.
Chi è Paola Dama e cosa fa?
Paola: “Fino a qualche hanno fa ero tutto e niente. Sono una persona eclettica ed ho sempre coltivato le mie passioni ed i miei hobby. Oggi invece sono una ricercatrice, lavoro all’Ohio State University a Columbus. Il mio percorso formativo è iniziato al Tigem, uno degli Istituti Telethon, nel gruppo del professore Andrea Ballabio. Ho terminato il dottorato il 21 marzo di quest’anno, in Farmacologia ed Oncologia Molecolare lavorando nel laboratorio del professore Carlo Maria Croce, candidato Premio Nobel. Sono ancora giovane professionalmente, nei prossimi mesi avrò modo di raccogliere il frutto del mio lavoro con la pubblicazione su giornali scientifici dei progetti a cui ho collaborato e ho lavorato come primo autore in questi anni”.
Quanto è difficile per una donna lavorare nel campo scientifico?
Paola: “Quanto per un uomo”.
Cancro al colon, al seno, endometrio: ogni giorno il tuo lavoro ti porta a confrontarti con queste malattie, come vivi questa esperienza?
Paola: “Il lavoro di ricercatore è un lavoro che si basa sull’entusiasmo, componente essenziale. Bisogna credere in quello che si fa, per questo non è tollerabile che dei meccanismi messi in moto dai media illudano le persone, perché la conseguenza negativa ricade sul nostro lavoro. Il motivo principale è la responsabilità di cui ci facciamo carico. Ho collaborato ad un progetto in cui mi è stato detto: non appena abbiamo la conferma sperimentale, comunichiamo questo al Medical Center e partiamo con la terapia sperimentale per una donna con un raro cancro all’endometrio in fin di vita e che aspetta di sapere. Il ricercatore non svolge un lavoro di ufficio, in cui torna a casa e dimentica, un ricercatore responsabile è colui che non smette mai di pensare al proprio incarico, e non lo fa solo per ambizione personale bensì per la causa in sé”.
Cosa vuoi dire alle donne che ne sono affette?
Paola: “La vita ha senso anche quando è ad un passo dalla morte. Purtroppo, come tante persone che io conosco, il cancro mi ha toccato molto da vicino e non una volta sola. Ci sono casi in cui, non c’è molto da fare, altri in cui al contrario, la malattia è stata rapidamente diagnosticata e quindi si è avuto modo di poter intervenire in tempo. Mia madre è stata operata cinque anni fa ad un carcinoma mammario. Non l’ha mai abbandonata la sua grande forza d’animo, il suo buon umore e la sua speranza. Oggi sta bene e vive serenamente, lavorando io stessa sul cancro al seno rispondo a tutte le sue curiosità e non sono poche. Quello che direi alle donne è di prendere sì autonomamente le decisioni che sembrano migliori, ma anche di potersi affidare a dei medici onesti. Il mondo purtroppo non è quello che vogliamo, siamo vittime della cattiveria, dell’egoismo, del cinismo, ma questo non è sempre vero. Mia madre ha incontrato dei validi professionisti”.Paola_Dama
Progetti in fieri?
Paola: “Alla luce di un sentimento generale, in cui ricercatori onesti vengono demotivati da un atteggiamento di sfiducia delle persone, sono scesa in campo con una pagina su FacebookGuida alla Divulgazione Scientifica.www.facebook.com/newscienza. Una pagina che cerca di diffondere le notizie nella loro forma migliore, contrapponendosi a quelle che circolano in cui si urla agli scandali e alle censure, o raccontano di cure miracolose che non esistono. Mia premura è quella di avere innanzitutto l’appoggio da quei ricercatori coinvolti, che hanno quindi subito un danno alla loro serietà e si sono trovati di fronte a richieste di gente disperata. Non è questo il modo di dare dignità alla ricerca italiana e non è questo il modo di tutelare le persone malate. La divulgazione scientifica deve essere regolamentata e soprattutto non è possibile affidarla a persone che non hanno conoscenza della materia. L’approssimazione nella scienza è bandita- ed aggiunge- L’ambizione è iniziare un ciclo di incontri, in cui possiamo avvicinare un pubblico non di nicchia. Persone interessate, che però mancano degli elementi per poter giudicare la veridicità di una notizia. Stiamo organizzando il primo evento a Napoli sulla corretta divulgazione scientifica. Siamo molto determinati e fiduciosi. Porteremo messaggi semplici e soprattutto ci confronteremo con le perplessità dei presenti”.
napoli&scienzaLa corretta informazione scientifica, perchè?
Paola: “C’è molta confusione ultimamente. Il lavoro del ricercatore è un lavoro nobile e deve essere tutelato dagli stessi membri del settore, senza cedere ai falsi entusiasmi, e da coloro che divulgano le notizie, per non mortificare le speranze delle persone che sono emotivamente deboli. Questo ovviamente nel caso di ricerche biomediche. Notizie date nella forma errata possono mortificare la speranza delle persone che non hanno delle specifiche conoscenze per poter comprendere l’inganno e la faziosità della notizia, portano sconforto ed un totale disorientamento e sfiducia. Ribadisco che non è tollerabile diffondere notizie date superficialmente, ed io mi rivolgo soprattutto alle notizie riguardanti cure miracolose e terapie menzognere. Riguardo alla scienza in generale, non esistono verità assolute, ma relative. Gli Italiani hanno sfiducia verso la ricerca e una smentita viene visto come un fallimento. Il confronto lo faccio con gli americani che ci considerano degli eroi. Questo a parer mio, è stato generato proprio da una cattivissima informazione, in cui le notizie non si riferiscono a quello a cui risponde la Comunità scientifica e cioè il Metodo Scientifico. La pagina pertanto vuole essere da guida a chi, come tanti, è disarmato da una disinformazione che non fa altro che alimentare dubbi e fomentare gli animi di persone toccate da un dramma personale e/o familiare. La mission è ambiziosa. E’ un forum aperto a tutti, sto invitando colleghi ed esperti a prenderne parte, al fine di tutelare la ricerca, i ricercatori, e soprattutto coloro che chiedono solo di sapere le cose come stanno nella realtà”.Il prossimo 8 giugno 2013 a Napoli si terrà l’evento “Scienza & Napoli”-guida alla divulgazione scientifica sull’onda di una mobilitazione nazionale in difesa della corretta informazione scientifica organizzata da Pro-Test, l’evento analogo è a supporto della iniziativa della pagina e della sua mission.Tutte le informazioni sulle attività di Paola sono reperibili sul suo Blog http://paoladama.blogspot.com
* RETTIFICA DEL 20/05/2013
L’evento dell’8 giugno 2013 è di portata Nazionale, organizzato da studenti e ricercatori che, coadiuvati da Pro-Test Italia, hanno creato dal nulla una giornata di divulgazione scientifica in tutta Italia. Pro-Test Italia rappresenta ricercatori, o scienziati, veterinari, divulgatori scientifici e tutti coloro che hanno interesse nella scienza l’importanza degli animali nella ricerca bio-medica e vogliono battersi affinché sia fatta una migliore informazione pubblica riguardante. (www.pro-test.it)

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